Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: |
2022 |
Autor(a) principal: |
Ribeiro, Felipe Dias |
Orientador(a): |
Engelmann, Wilson |
Banca de defesa: |
Não Informado pela instituição |
Tipo de documento: |
Tese
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Tipo de acesso: |
Acesso aberto |
Idioma: |
por |
Instituição de defesa: |
Universidade do Vale do Rio dos Sinos
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Programa de Pós-Graduação: |
Programa de Pós-Graduação em Direito
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Departamento: |
Escola de Direito
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País: |
Brasil
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Palavras-chave em Português: |
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Palavras-chave em Inglês: |
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Área do conhecimento CNPq: |
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Link de acesso: |
http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/12460
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Resumo: |
Il presente lavoro ha come argomento la Gestione Imprenditoriale del Rischio nelle attività di Nanotecnologia, e ha come punto principale l’analisi dei Codici di Condotta Aziendali come base per l’(auto)regolazione delle attività nanotech. La teoria di base della tesi viene sviluppata a partire dalla teoria degli autori Gunther Teubner, nella prospettiva dei Codici di Condotta Aziendali e di Niklas Luhmann, nell’applicazione della Teoria del Rischio. L’argomento di ricerca della tesi ha trattato quali elementi strutturanti dei Codici di Condotta Privati possono collaborare per una miglior gestione dei rischi derivanti dalle attività imprenditoriali di base nanotecnologica, nel contesto dell’ambiente di lavoro. A partire dalla metodologia sistemico-costruttivista si propone lo studio della dogmatica giuridica del mondo nano e si fa uso della teoria costruttivista per l’analisi del rischio, basandosi sull’osservazione e sull’indagine dei precetti di rischio conosciuto, allineati al principio della prevenzione e del rischio sconosciuto, allineati al principio della precauzione. Inoltre è stata realizzata una ricerca di Studio di Caso, a partire da molteplici questionari risposti da laboratori di ricerca e da aziende, dove risultano le pratiche adottate e l’informazione concepita sul rischio nell’ambiente di lavoro nanotecnologico. È stato identificato che i Codici di Condotta Aziendali possono essere una fonte di diritto, come regolatore delle azioni delle aziende aderenti, le quali assumono obblighi per sé e per il loro ambiente aziendale. Tuttavia, si è verificato che l’autoregolazione, per quanto riguarda le nanotecnologie, soltanto provocano effetti se circondata da una gestione di rischi sostenuta mediante un programma di integrità specifica nanotech. L’ipotesi originale si è confermata attraverso la necessità di adozione di un sistema basato sul principio della precauzione e prevenzione, con trasparenza e diffusione delle informazioni relative ai rischi potenziali, sulla buona fede delle parti, un programma di Prevenzione di Rischi Ambientali adeguato alle misure protettive e preventive dei rischi ai nanomateriali e un programma di compliance adottato, partendo dalla gestione dei rischi. |