Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: |
2013 |
Autor(a) principal: |
Oliveira, Paulo Mendes de |
Orientador(a): |
Mitidiero, Daniel Francisco |
Banca de defesa: |
Não Informado pela instituição |
Tipo de documento: |
Dissertação
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Tipo de acesso: |
Acesso aberto |
Idioma: |
por |
Instituição de defesa: |
Não Informado pela instituição
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Programa de Pós-Graduação: |
Não Informado pela instituição
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Departamento: |
Não Informado pela instituição
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País: |
Não Informado pela instituição
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Palavras-chave em Português: |
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Link de acesso: |
http://hdl.handle.net/10183/196740
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Resumo: |
La ricerca svolta mira a investigare l´istituto della cosa giudicata, delineandone i contorni giuridico-positivi, e osservando quali gli elementi della decisone giudiziale che sono da essa protetti ed invece quali non subiscono i suoi influssi. A partire da ciò, si vuol proporre uma armonizzazione tra la teoria dei precedenti giudiziali e la teoria della cosa giudicata, esaminando in quale misura la definizione e l´alterazione jurisprudenziale possano interferire sulla norma giuridica concreta que è diventata indiscutibile. L´indagine è rivolta ai rapporti giuridici di carattere continuativo, agli effetti prospettici della cosa giudicata a fronte dei precedenti delle corti superiori. Si indaga sui limiti temporali della cosa giudicata, questionando in che misura la definizione o l´alterazione giurisprudenziale possano essere identificate come mutamento delle circostanze giuridiche, passibili di far cessare in prospezione l´efficacia della res judicata. Ossia, se é possibile che fatti futuri non siano più retti dalla norma giuridica concreta definita nella decisione passata in giudicato e, conseguentemente, non si opponga l´ostacolo della cosa giudicata alla loro conoscenza da parte del giudice, in virtù della definizione/alterazione dei precedenti delle corti superiori. |