O assédio moral à luz da teoria crítica dos direitos humanos

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2022
Autor(a) principal: Cruz, Alexandre Correa da
Orientador(a): Dorneles, Leandro do Amaral Dorneles de
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Tese
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Não Informado pela instituição
Programa de Pós-Graduação: Não Informado pela instituição
Departamento: Não Informado pela instituição
País: Não Informado pela instituição
Palavras-chave em Português:
Palavras-chave em Inglês:
Palavras-chave em Espanhol:
Link de acesso: http://hdl.handle.net/10183/250915
Resumo: Il mobbing sul lavoro o maltrattamento psicologico nell’ambiente di lavoro è un fenomeno che sempre più spesso occupa l’agenda dei Tribunali e degli educatori. Il mobbing è un comportamento abusivo e perverso che può manifestarsi sotto diverse forme dequalificanti dell’essere umano in modo sistematico e frequente, generalmente praticato dal datore di lavoro o da un suo rappresentante, in un contesto di sottomissione (gerarchia), nei confronti di un lavoratore o un gruppo di lavoratori, con il noto intuito di destabilizzare la salute psichica del lavoratore, perché sia annullato o escluso dall’ambiente di lavoro, in modo da considerarlo una persona di seconda categoria senza diritto, pertanto, all’esercizio della propria dignità. Il problema proposto è fino a che punto la molestia morale sul posto di lavoro è o non è una forma di violazione dei diritti umani alla luce della teoria critica dei diritti umani. Il metodo utilizzato sarà dialettico, supportato dal metodo storico e tipologico. In relazione al tipo di ricerca, essa deve essere qualitativa e teorica, essendo, in relazione agli obiettivi, prevalentemente esplicativa ed esplorativa. Per quanto riguarda l'oggetto, la ricerca sarà bibliografica-documentaria. Il concetto tradizionale dei diritti dell'uomo, a causa del proprio legame con il potere egemonico, non fornisce una risposta alle nuove pratiche disumane presenti e visibili nell'ambiente di lavoro. La pratica del mobbing nell’ambiente di lavoro è il prodotto di un processo culturale chiuso, basata nella subordinazione soggettiva o personale, allo scopo di mantenere il potere “assoluto” dell’imprenditore nei confronti dei beni e delle persone all’interno della ditta, attraverso azioni disumane che traducono la mancanza di rispetto o discredito nei confronti dell’altra persona. La teoria critica dei diritti dell’uomo deve procedere alla destabilizzazione della pratica vessatoria del capitalista attraverso delle proposte di emancipazione o contro egemoniche. Lo scopo dell'analisi del fenomeno da parte del Diamante Etico, come quadro pedagogico d'azione, è quello di consentire la visualizzazione dello psicoterrorismo occupazionale come qualcosa di tipico dell'attuale modello di produzione capitalistica e di ricercare, a seguito dell'indagine, alternative per la prevenzione e repressione, attraverso misure di emancipazione di natura teorica e pragmatica, con l'obiettivo ultimo di conseguire la dignità dei lavoratori che subiscono tali vessazioni.