Transformações do pensamento constitucional brasileiro: A história intelectual dos juristas da Era Vargas (1930-1945)

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2019
Autor(a) principal: Rosenfield, Luis
Orientador(a): Teixeira, Anderson Vichinkeski
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Tese
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Universidade do Vale do Rio dos Sinos
Programa de Pós-Graduação: Programa de Pós-Graduação em Direito
Departamento: Escola de Direito
País: Brasil
Palavras-chave em Português:
Palavras-chave em Inglês:
Área do conhecimento CNPq:
Link de acesso: http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/9105
Resumo: Il filo conduttore della tesi è l’analisi del processo di decadenza della democrazia liberale e l’ascesa dell’autoritarismo in Brasile tra il 1930 e il 1945. Il focus della ricerca è centrato sulla consacrazione del dell’autoritarismo dichiarato dall’era Vargas e il suo impatto sulla Teoria e sulla Storia costituzionale. lo studio inizia con una dimostrazione di come avvenne il declino del modello intellettuale del costituzionalismo liberale nella decade degli anni ‘20, quando la tradizione costituzionale della Prima Repubblica entra in crisi e perde terreno di fronte all’ascesa di una nuova generazione di giuristi. L’obiettivo è quindi di analizzare in che modo e con quali personalità si consolida il costituzionalismo autoritario brasiliano che raggiunge il suo culmine nello Stato Nuovo, a partire dalle opere di giuristi come Oliveira Vianna, Francisco Campos, Almir de Andrade, Monte Arraes e Miguel Reale. La tesi ricostruisce il pensiero costituzionalistico come una storia di idee giuridiche del periodo tra le due guerre. La visione coerente della storia intellettuale del periodo affronta le peculiarità dello sviluppo dei concetti fondamentali del diritto costituzionale dal lento processo di consolidamento del Varghismo (1930-1937) fino al punto di irrigidimento del regime con l’Estado Novo (1937-1945). In questo modo si propone una lettura del fenomeno del corporativismo dal punto di vista del diritto costituzionale e delle posizioni della comunità giuridica di fronte alle istituzioni corporative e alla sedimentazione dell’ordinamento giuridico corporativo negli anni ‘30 e ‘40. La tesi si conclude con la narrazione articolata del progetto di costituzionalismo autoritario, della radicalizzazione della politica e delle ideologie tipiche del periodo tra le due guerre; offre quindi una visione sintetica della riorganizzazione politico-giuridica e della nuova separazione dei poteri dell’Era Vargas.