Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: |
2016 |
Autor(a) principal: |
Haas, Clarissa |
Orientador(a): |
Baptista, Claudio |
Banca de defesa: |
Não Informado pela instituição |
Tipo de documento: |
Tese
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Tipo de acesso: |
Acesso aberto |
Idioma: |
por |
Instituição de defesa: |
Não Informado pela instituição
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Programa de Pós-Graduação: |
Não Informado pela instituição
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Departamento: |
Não Informado pela instituição
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País: |
Não Informado pela instituição
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Palavras-chave em Português: |
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Palavras-chave em Inglês: |
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Link de acesso: |
http://hdl.handle.net/10183/153024
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Resumo: |
Il presente studio affronta il tema curriculum ed educazione speciale, analizzando molteplici narrative prodotte nei contesti scolastici che considerano il tempo come dispositivo che dona organicità al curriculum scolastico. Si cerca di capire come questo dispositivo delimita le traiettorie degli studenti che sono il target dell'educazione speciale e contribuisce alla cristallizzazione dell'incapacità dei soggetti nel momento in cui rimette al futuro apprendimenti che dovrebbero essere costruiti nel presente. Il percorso metodologico costruito in modo qualitativo valorizza l'immagine e la memoria in maniera coerente con le regole che istituiscono un sistema di comunicazione come gioco, stabilendo collegamenti con il rapporto pedagogico per i processi scolastici inclusivi. Partendo da una descrizione del curriculum che valorizza, in senso stretto, l'acquisizione significativa dei contenuti, e in modo ampio, i rapporti pedagogici collaborativi costruiti dentro la scuola con tutti gli agenti scolastici, si evidenzia il piano dell'esperienza o del saper fare che emerge dal quotidiano, operando nel movimento delle narrative che elaborano la descrizione curricolare e educazione speciale a partire dei "cliché" che si sostengono nel tempo. I riferimenti teorici della tesi si basano su aree multidisciplinari, valorizzando in modo prioritario, le conoscenze pedagogiche che si compongono partendo dalle fondamenta della pedagogia istituzionale e differenziata, oltre al pensiero sistemico. L'Assistenza Educativa Specializzata è descritta come un dispositivo pedagogico che potrà operare a favore della reinvenzione del curriculum scolastico, in un rapporto unitario tra questo e l'Assistenza Educativa Specializzata, affinché entrambi riconoscano che si completano a vicenda. Il tempo pedagogico è descritto come la possibilità di cogliere l'occasione quotidiana per la produzione dell'apprendimento. Il ruolo formativo dei contesti partendo dal lavoro pedagogico collaborativo suggerito dall'Assistenza Educativa Specializzata è messo in rilievo e si rafforza attraverso l'indicazione di uno strumento teorico-metodologico nominata come "comunità di pratica". Come considerazioni finali, si sottolinea che, nel contesto normativo della politica per l'educazione speciale, gli orientamenti generali hanno prodotto rotture importanti nel corso degli ultimi due decenni, sostenendo l'accessibilità curriculare come forme dell'intreccio tra l'Assistenza Educativa Specializzata e l'istruzione comune. Nel contesto della pratica, le storie di reinvenzioni e rotture sono trattate come produzione di diversità o intervalli puntuali nel tempo, occorrendo continua documentazione di essi affinché si possano rafforzare ed esporre le azioni che innescano i processi inclusivi nei contesti scolastici. Inoltre si sostiene che l'Assistenza Educativa Specializzata collegata al curriculum acquisisce potere per problematizzare la logica classificatoria e normalizzante delle pratiche e dei processi di individuazione dei soggetti vissuti a scuola. |