Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: |
2016 |
Autor(a) principal: |
Meirelles, Melina Chassot Benincasa |
Orientador(a): |
Baptista, Cláudio Roberto |
Banca de defesa: |
Não Informado pela instituição |
Tipo de documento: |
Tese
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Tipo de acesso: |
Acesso aberto |
Idioma: |
por |
Instituição de defesa: |
Não Informado pela instituição
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Programa de Pós-Graduação: |
Não Informado pela instituição
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Departamento: |
Não Informado pela instituição
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País: |
Não Informado pela instituição
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Palavras-chave em Português: |
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Palavras-chave em Inglês: |
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Link de acesso: |
http://hdl.handle.net/10183/148283
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Resumo: |
Il presente studio ha come obiettivo analizzare il sostegno educativo specializzato offerto ai bambini con disabilità nell'educazione per la prima infanzia. Trattasi di un universo d'indagine che ha favorito alcune domande: Che tipo di sostegno è offerto ai bambini piccoli e grandi con disabilità durante la frequentazione al nido e scuola dell’infanzia? Come si organizza il sostegno educativo specializzato nell'educazione per la prima infanzia? Qual è la configurazione dell'azione pedagogica rivolta all'educazione per la prima infanzia quando essa è concepita come un supporto ai bambini con disabilità? Dal punto di vista metodologico sono stati analizzati due contesti, un brasiliano e uno internazionale: Santa Maria, comune dello Stato di Rio Grande do Sul (Brasile) e Bologna, capoluogo della Regione Emilia Romagna (Italia). Basati sui contributi teorici del pensiero sistemico si possono trovare i principi che sorreggono il piano empirico metodologico dello studio, così come la dimensione pedagogica discussa nell'analisi dell'assistenza specializzata per i neonati e bambini piccoli con disabilità nelle fasi iniziali di scolarizzazione. L'opera di autori come Gregory Bateson, Humberto Maturana, Francisco Varela, Fritjof Capra e Heinz Von Foerster viene collegata ai principi guida della ricerca, mettendo in evidenza la complessità, l'instabilità e l'intersoggettività. In linea con l'approccio sistemico, si è optato per un disegno metodologico identificato con i principi del metodo cartografico, valorizzando la ricerca su ampia base bibliografica e l'uso dell'intervista. Nel contesto della Rete Scolastica del Comune di Santa Maria sono stati intervistati gli insegnanti di pedagogia speciale che lavorano presso il sostegno educativo specializzato nel nido e scuola dell’infanzia e il coordinatore dell'educazione speciale della rete. A Bologna, sono state intervistate le coordinatrici dei servizi per la prima infanzia della Rete Comunale. Il contatto con questi due contesti ha favorito l'emergenza di dimensioni considerate prioritarie: la consolidazione di un servizio di sostegno educativo offerto ai bambini piccoli e grandi con disabilità; la formazione dei professionisti coinvolti nel sostegno specializzato, specificamente quelli che lavorano con l'educazione per la prima infanzia; il lavoro condiviso sviluppato in modo collaborativo tra gli insegnanti curriculari e quelli di sostegno; il ruolo della documentazione nel contesto educativo; il piano educativo individualizzato e il piano del sostegno educativo specializzato; e le questioni collegate alla diagnosi. Tra le evidenze trovate, possiamo dire che entrambi contesti condividono aspetti politici che stanno valorizzando i processi di inclusione scolastica nel momento in cui riconoscono l'importanza dell'offerta di sostegno specializzato sin dai nidi e scuole dell’infanzia. È possibile individuare alcune differenze tra di loro, sia in termini storici, con i punti di inizio delle azioni relative a questo sostegno, sia nel modo in cui esso viene offerto. Nel contesto brasiliano, l'appoggio è ancora associato a una valorizzazione dell'aula di sostegno come il dispositivo pedagogico che assume la responsabilità di conduzione dell'intero processo. In Italia, il lavoro si sviluppa in un tessuto che intreccia l'azione di un maggior numero di professionisti a quella dell'insegnante specializzato rivolto al lavoro con il gruppo di alunni in senso ampio. |