Processos de identificação e diagnóstico : os alunos com deficiência mental no contexto do atendimento educacional especializado

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2011
Autor(a) principal: Bridi, Fabiane Romano de Souza
Orientador(a): Baptista, Cláudio Roberto
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Tese
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Não Informado pela instituição
Programa de Pós-Graduação: Não Informado pela instituição
Departamento: Não Informado pela instituição
País: Não Informado pela instituição
Palavras-chave em Português:
Palavras-chave em Inglês:
Palavras-chave em Espanhol:
Link de acesso: http://hdl.handle.net/10183/36337
Resumo: L’Obiettivo centrale di questa ricerca è stato quello di conoscere come i processi di identificazione e diagnosi degli allievi con deficienza mentale, nel contesto del Servizio Educativo Specializzato, vengono prodotti. Nell’analisi, si ha cercato di stabilire un dialogo comprensivo con i manuali di diagnosi e classificatori, con lo scopo di conoscere la logica che sostiene la produzione della diagnosi della deficienza mentale, sue dimensioni – clinica e pedagogica – sue relazioni e suoi effetti nell’ambito scolastico. Con base nelle contribuzioni teoriche del pensiero sistemico, specialmente le proposizioni di Humberto Maturana e Gregory Bateson, si è partito dalla premessa di che la decisione sulla frequenza degli allievi ai distinti spazi scolastici ha un effetto costitutivo per il soggetto. Così, La presa di decisione sulla condizione di deficienza e l’offerta di sopporto specializzato dovrebbero essere realizzati con base negli aspetti pedagogici, dell’apprendimento nei differenti contesti e di valorizzazione del processo di inserimento scolastico. La rete Municipale Scolastica di Santa Maria si costituisce come lócus di sviluppo dell’investigazione. L’avvicinamento analitico diretto a questo contesto ha mostrato che l’identificazione degli allievi che hanno frequentato il Servizio Specializzato era realizzata, nella maggioranza, attraverso l’azione del professore specializzato in Educazione Speciale. Come il professore specializzato realizza i processi di identificazione di questi allievi? Quali presupposti teorico-epistemologici sostengono sua azione di identificare, valutare e prendere la decisione sulla frequenza dell’allievo al Servizio Scolastico Specializzato? La prospettiva metodologica del bricolage ha offerto sostenibilità ai movimenti investigativi. Sono stati utilizzati differenti istrumenti metodologici, fra i quali l’analisi di documenti ufficiali, l’analisi di pareri descritivi elaborati dai professori, sondaggi e interviste. Fra le evidenze, si distacca che l’identificazione degli allievi con la deficienza mentale tende a priorizzare gli aspetti pedagogici e di apprendimento. L’identificazione della deficienza mentale si presenta come un criterio per l’ingresso dell’allievo al servizio specializzato. Il processo di definizione di questa deficienza, anche quando realizzato da un professionista dell’educazione, in molti casi investigati, tende ad essere pautato in premesse che possono essere identificate come oriunde dal campo clinico. Nonostante questo, è stato possibile distaccare l’emergenza di posizioni differenziate e la coesistenza di distinte tendenze di comprensione del processo di diagnosi espresse nei pareri pedagogici. Gli aspetti riconosciuti come promettenti sono quelli che mostrano la percezione di elementi potenziali, il distacco dei vincoli che integrano le situazioni di apprendimento e la valorizzazione delle risorse che vengono mobilizzate.