Convênios administrativos: uma proposta de releitura do seu regime jurídico à luz de sua natureza contratual

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2011
Autor(a) principal: Gustavo Alexandre Magalhaes
Orientador(a): Não Informado pela instituição
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Tese
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Universidade Federal de Minas Gerais
UFMG
Programa de Pós-Graduação: Não Informado pela instituição
Departamento: Não Informado pela instituição
País: Não Informado pela instituição
Palavras-chave em Português:
Link de acesso: http://hdl.handle.net/1843/BUOS-8G2QLZ
Resumo: Gli convenzioni (o accordi amministrativi) sono una specie di contratti amministrativi, con la particolarità che non cè alcun profitto da condividere. Ci vuole analizzare diversamente i sistemi giuridici di convenzioni tra enti pubblici (contratti pubblici) e gli accordi conclusi tra l'Amministrazione e soggetti privati (partenariato pubblico-privato). In caso dei convenzioni publici, tutte le parti sono istituzionalmente legati all´ordinamento giuridico-amministrativo, in modo che non ci sia presente il perseguimento degl´interessi privati. I convenzioni publici rappresentano la necessaria cooperazione tra gli enti statali per raggiungere "l'equilibrio dello sviluppo e del benessere a livello nazionale" (art. 23 del CR/88). È in questo contesto che le persone politice se uniscono attraverso la celebrazione di partnership pubbliche e accordi per la gestione congiunta dei servizi pubblici, come previsto dall'art. 241 della Costituzione. L'analisi dei partenariati pubblico-privato, dall'altro, deve partire dal presupposto che da una parte della relazione giuridica cè un soggetto privato (anche se non profit), creati da persone private, per soddisfare i obiettivi inclusi nel statuto, secondo i desideri dei suoi soci. Le partinariati pubblico-privato è strumento molto importante ad essere utilizzato per lo Stato, al fine di incoraggiare le organizzazioni non profit. In questo senso, la società civile si organizza attraverso le organizzazioni non-profit per soddisfare le esigenze della comunità in modi alternativi allo Stato: questo è esattamente il "pubblico interesse non statali". Davanti della diversità degli interessi pubblici incarnati nella Costituzione del 1988, è importante la partecipazione popolare nella definizione delle priorità ad essere osservate dalla Pubblica Amministrazione. Va notato, tuttavia, che ogni organizzazione non profit del terzo settore persegue l'interesse pubblico secondo il suo proprio punto di vista, ossia, il perseguimento dell'interesse pubblico è realizzato dalla prospettiva di un gruppo privato. Pensato il terzo settore come il segmento in cui la società civile è legittimata a perseguire l'interesse pubblico in modo svincolato dallo Stato, è indispensabile che l'Amministrazione assicure a tutti i soggetti del terzo settore uguale diritto a concludere un accordo amministrativo e, quindi, la parità di accesso ai trasferimenti di fondi pubblici. I principi costituzionali di uguaglianza, imparzialità, moralità e efficienza amministrativa determinano, indipendentemente dalla essistenza di specifica norma proibitiva, che i partenariati pubblico-privato devvono osservare, come regola, la realizzazione de offerte publiche (concorrenza). Dunque, la regulazione dei partenariati deve essere analizzata da l'espressione "se del caso", presente nell'art. 116 della Legge n. 8.666/93. Fato questo, saranno pienamente applicabili ai pertenariati le norme sui contratti che siano compatibili con la natura non-profit di questo tipo di accordo.