O uso da inteligência artificial pelo empregador na seleção e no controle das atividades executadas pelo empregado

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2022
Autor(a) principal: Damilano, Cláudio Teixeira lattes
Orientador(a): Stürmer, Gilberto lattes
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Dissertação
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul
Programa de Pós-Graduação: Programa de Pós-Graduação em Direito
Departamento: Escola de Direito
País: Brasil
Palavras-chave em Português:
Área do conhecimento CNPq:
Link de acesso: https://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/10205
Resumo: La ricerca ha come problema da risolvere se l'uso di sistemi di intelligenza artificiale (AI) da parte del datore di lavoro nel processo di selezione e nel controllo dell'esecuzione del lavoro del dipendente viola i diritti fondamentali. L'obiettivo generale è quello di analizzare come l'IA viene utilizzata nel processo di selezione e nel controllo delle prestazioni lavorative dei dipendenti. Mentre l'obiettivo specifico è (i) sapere se il datore di lavoro sulla base del potere direttivo può fare uso dell'IA per controllare il processo selettivo e l'esecuzione del contratto di lavro dei suoi dipendenti; (ii) se i sistemi di IA esistenti violano i diritti fondamentali dei dipendenti; e (iii) se c'è bisogno di una regolamentazione specifica sull'uso dell'IA nei rapporti di lavoro. La tesi si sviluppa in tre capitoli, essendo che nel primo capitolo si fa una linea temporale che coinvolge le rivoluzioni industriali fino ai giorni nostri. Poi, l'IA è concettualizzata e la discussione sulla sostituzione dell'uomo con la macchina e i suoi impatti sono analizzati. Nel secondo capitolo, si affrontano i sistemi di AI utilizzati dai datori di lavoro nella selezione dei candidati e nel controllo delle attività svolte dai lavoratori. Poi, vengono affrontati il potere di controllo del datore di lavoro e i limiti imposti dai diritti fondamentali dei lavoratori. L'ultimo capitolo tratta della regolamentazione preventiva (ex ante) e repressiva (ex post), le principali linee guida e proposte di regolamentazione dell'IA a livello internazionale e nazionale. Lo studio utilizza i metodi di interpretazione sistematica e sociologica, le procedure storiche e comparative. La ricerca sarà di tipo qualitativo e teorico, quanto agli obiettivi, sarà esplorativa ed esplicativa e quanto all'oggetto sarà bibliografica e documentale. La conclusione era che lo sviluppo tecnologico dovrebbe essere centrato sull'essere umano, rendendolo il principale beneficiario dei progressi. La LGPD vieta la raccolta di dati senza il consenso del dipendente o senza che sia dimostrato il legittimo interesse del datore di lavoro. Il datore di lavoro, quando usa l'AI nel processo di selezione, non può, salvo eccezioni legali, raccogliere dati personali sensibili dal candidato. La preoccupazione principale con l'uso dell'IA nel monitoraggio dei dipendenti durante l'esecuzione del contratto è l'analisi del comportamento dei lavoratori e non se ciò che è stato richiesto viene adempiuto o consegnato. Quando il monitoraggio è fatto con l'uso dell'IA, il datore di lavoro prima di implementare un sistema, dovrebbe analizzare la legittimità e la proporzionalità. Il controllo fatto con il solo scopo di mettere il dipendente sotto costante pressione è incompatibile con l'ordinamento giuridico, portando diversi problemi di salute e di convivenza tra i lavoratori, violando il principio della dignità umana. L'uso di IA con lo scopo di controllare le prestazioni professionali del lavoratore deve essere proibito, poiché sono molto più invasive e violano i diritti fondamentali. L'interpretazione sistematica delle decisioni e della legislazione citate servono come parametri per regolare l'uso dell'IA da parte del datore di lavoro. I progetti di regolamentazione a livello nazionale non portano nulla di specifico sull'uso dell'IA nelle relazioni di lavoro e una disposizione in materia sarebbe molto importante per una maggiore certezza del diritto.