Colecionando pequenos encantamentos... a documentação pedagógica como uma narrativa peculiar para e com crianças bem pequenas

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2015
Autor(a) principal: Simiano, Luciane Pandini
Orientador(a): Barbosa, Maria Carmen Silveira
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Tese
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Não Informado pela instituição
Programa de Pós-Graduação: Não Informado pela instituição
Departamento: Não Informado pela instituição
País: Não Informado pela instituição
Palavras-chave em Português:
Palavras-chave em Inglês:
Link de acesso: http://hdl.handle.net/10183/117784
Resumo: Questa tesi di dottorato ha come tema l'educazione infantile. Si dedica particolare attenzione al processo di documentazione pedagogica: Come si sceglie il documentato? Come vengono narrate, descritte, interpretate tali documentazioni? Quali sono le loro forme? Considerando i rapporti tra adulti e bambini piccoli, quali sono i fili che si intrecciano nella documentazione pedagogica? Cosa li lega? Cosa sostiene questo tessuto? A Pistoia, in Italia, si è studiato il quotidiano di quattro asili nido: Asilo Nido Lago Mago, Asilo Nido Il Faro, Asilo Nido Il Mulino, Asilo Nido il Grillo, nel periodo compreso tra novembre 2013 e maggio 2014. Attraverso le lenti teoriche di Walter Benjamin, si propone la deviazione come metodo e la collezione come forma. Si scommette sull'idea del professore come collezionista e sulla ricerca come una collezione. Educare e ricercare sono azioni diverse. Però in entrambe le azioni, trattasi di ricevere ed accogliere l'estraneo. Partendo da questa prospettiva etica, il diario di campo, le fotografie e le documentazioni ricercate si aprono in cinque collezioni. Il collezionista cerca frammenti, a suo parere, preziosi. Poi, li organizza, gli fa dialogare e offre una narrativa. L'osservazione, l'ascolto, la registrazione e l'interpretazione sostengono il processo di offrire visibilità alle esperienze dei bambini. Considerando le loro differenti forme e tipi, si sono cercati nelle documentazioni fili comuni: un'immagine di bambino attivo, con capacità per crescere e relazionarsi ed un contesto fisico, materiale e temporale potenzialmente ricco in esperienze. Questa tesi propone che per i bambini molto piccoli la documentazione pedagogica si costituisca come una narrazione peculiare. Trama che si fa con il filo del linguaggio materializzato nelle cose. Tramite la materialità delle "cose" il bambino "si fa parlare ed è parlato". Tra il visibile e l'invisibile, tra la voce e il silenzio emerge una ricca collezione. Piccoli incantamenti raccolti, inventati, narrati nel quotidiano.