Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: |
2014 |
Autor(a) principal: |
Landucci, Camila Aparecida [UNESP] |
Orientador(a): |
Não Informado pela instituição |
Banca de defesa: |
Não Informado pela instituição |
Tipo de documento: |
Dissertação
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Tipo de acesso: |
Acesso aberto |
Idioma: |
por |
Instituição de defesa: |
Universidade Estadual Paulista (Unesp)
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Programa de Pós-Graduação: |
Não Informado pela instituição
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Departamento: |
Não Informado pela instituição
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País: |
Não Informado pela instituição
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Palavras-chave em Português: |
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Link de acesso: |
http://hdl.handle.net/11449/108468
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Resumo: |
Riassunto: Instaurato sotto la prospettiva di uno studio sulla cultura e la sua rappresentazione, questo lavoro ha cercato di individuare, nelle cronache dello scrittore italiano Umberto Eco, la sua visione critica sull'arte e sulla cultura, sulla politica e sulla filosofia. Pretendendiamo così, partendo dell'analisi delle cronache più significativi, selezionate dal libro La bustina di Minerva (2000), tessere alcune considerazioni sul genere ibrido cronaca e la sua formazione e fissazione nel panorama letterario contemporaneo. Tale scelta è giustificata dalla posizione intellettuale, artistica e accademica di Umberto Eco, che ritratta gli spazi contemporanei da varie angoli, proiettando, attraverso la sua abbondante produzione letteraria, uno strumento assolutamente necessario per capire i nodi prodotti nella complessa società postmoderna. Dopo aver selezionato il libro La bustina di Minerva come corpus di studio, la investigazione è stata orientata sull'osservazione e analisi della posizione critica dello scrittore italiano sui temi della contemporaneità, mettendo in discussione l'importanza del carattere letterario del genere cronaca come un oggetto importante per la rappresentazione della società oggi |