Do governo sobre a vida ao terrorismo de Estado: espectros de uma política contemporânea da destruição, ou das categorias impolíticas do terror

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2018
Autor(a) principal: Costa Filho, William
Orientador(a): Não Informado pela instituição
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Dissertação
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Universidade Federal de Uberlândia
Brasil
Programa de Pós-graduação em Filosofia
Programa de Pós-Graduação: Não Informado pela instituição
Departamento: Não Informado pela instituição
País: Não Informado pela instituição
Palavras-chave em Português:
Link de acesso: https://repositorio.ufu.br/handle/123456789/23891
http://dx.doi.org/10.14393/ufu.di.2018.202
Resumo: Questa scrittura di master ha come l'obiettivo principale raccontare filosificamente in che modo il terrorimo di Stato puoi essere inteso come un’escursione impolitica (dal fatto che non è una categoria strettamente statuale) che ha diventata, in via di eccezione, come una politica di governo. Con questo obiettivo, cerco, in via da Giorgio Agamben, Michel Foucault, Carl Schmitt, principalmente, osservare a che punto la politica sulla vita – di partenza dalla demarcazione greca fra semplice vivere (Zoé) e Vita qualificata (Bíos), attraversando per la nozione moderna di sovranità alla Biopolítica – sono diventata una soglia tra lo Stato d’eccexione e lo Stato di terrore. Per analizzare questio obiettivo, questa dissertazione è organizzata in tre parti, per dire: (i) il primo, chiamato “O paradoxo que se enuncia: a soberania e a potência do direito sobre a vida”, cerca di capite come la separazione greca tra Bíos e Zoé sarà uno dei segni essenziali della discussione tra i inglesi contrattualisti e, poi, nella discussione sulla Biopolitica e Biopotenza di Foucault e Agamben. Questa prima parte ha come scopo capire come il dibattito moderno, quello che promuove le discussioni di Bodin, Hobbes e Locke, abbia spostato la distinzione tra la qualificazione della vita e la sicurezza di un potere su di essa. In via da resoconto di Hobbes del patto (Act) tra uomini in funzione di un sovrano alla politica di proprietà privata di Locke, osservo come lo Stato sono diventato il garante delle singole proprietà che, sulla scia di questo pensiero, ha reso possibile il l'emergere di una politica di governo e sicurezza sulla vita delineata dalla forza della legge. (ii) la seconda parte, intitolata "Governo economico e paradigma biopolitico A substituição da soberania pela economia, ou da exegese teológica da economia”, ha lo scopo di osservare come il motto della sovranità è coniato da un dibattito politico e dibattito economico appartenenza genealogica all'esegesi teologica. Con questa intenzione, voglio capire come la teologia, come un concetto architettonico nella lettura di Agamben, consente l'interpretazione di un presente "mistero economico" intorno ai testi sacri a volte forgiati dai sacerdoti delle chiese già nel II secolo, non solo nel secolo come proposto da Foucault. In considerazione di questa analisi, sosteno che Agamben senso sta delineando una possibile rottura tra il paradigma politico (Polis) e il paradigma economico (Oikos) di essere identificato, qualche tempo dopo, come una pausa che permette l'emergere di categoria impolítica del terrorismo stato. Proprio in questo senso, vale a dire, a causa di una confluenza tra la polis e oikos, abbiamo studiato il pensiero di Carl Schmitt, al fine di capire come la giustizia-filosofo presenta un problema a causa della nozione di "amici (Freund)" e "nemici (Feind)". Così, nel confronto tra l'unione di Agamben e Schmitt, intendo mostrare come impolitica forma di terrorismo di stato è eretta in gran parte di potere centrato sulla sovrano e la sua capacità di definire la vita e la morte (Vitae necisque Potestas). (iii) L'ultimo tempo, a sua volta, chiamato “Do Estado de Exceção ao Terrorismo de Estado: zonas (im)políticas do Terror”, ha lo scopo di centralizzare la discussione secondo dello stato del terrorismo al fine di mostrare come il terrore può diventasi un paradigma governativo. Per questo, il percorso di ricerca è quello di osservare come, da un lato, l'ideologia, il terrore e la propaganda, le informazioni fornite da Hannah Arendt e reinterpretato per Agamben, diventano il pilastro per la formazione delle masse, e di altri, come la teoria della decisione sovrana nel suo cammino sospensione dello stato di diritto, visto nella teoria di Schmitt, consente la costruzione di uno Stato non solo l'eccezione, ma anche del terrorismo. In questa tentativa, esamino gli studi di Agamben per capire come, quando si attiva il caso eccezionale, si crea uno stato di anomia, la cui funzione è il terrorismo, ma il tentativo di ridurre la condizione umana e per eliminare quelli considerati "nemici" politici.