A racionalidade positiva e a ausência de condições à imparcialidade no processo penal brasileiro

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2018
Autor(a) principal: Lora, Deise Helena Krantz lattes
Orientador(a): Giacomolli, Nereu José lattes
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Tese
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul
Programa de Pós-Graduação: Programa de Pós-Graduação em Ciências Criminais
Departamento: Escola de Direito
País: Brasil
Palavras-chave em Português:
Área do conhecimento CNPq:
Link de acesso: http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/8283
Resumo: Presumibilmente, la democrazia processuale garantisce la pari partecipazione delle parti durante le controversie giudiziali criminali e dall’attuazione dei coinvolti risulta l'analisi ponderata e adeguata tra i fatti e la materialità delle norme costituzionali. Tuttavia, la perturbazione a questo quadro è tangibile e decorre dai fattori come la parzialità del giudice, elemento responsabile per sbilanciare la dinamica giurisdizionale e che si manifesta nella predilezione del giudice ad una delle parti, o ancora, nelle situazioni in cui gli interessi coscienti e incoscienti del magistrato confluiscono a profitto illegittimo dei polli processuali. Quindi, come non è possibile cotrollare le propensioni occulte del potere giurisdizionale, spetta al procedimento e alla procedura penale istituire limiti all'attuazione arbitraria diminuendo le condizioni di decisioni viziate. Questo problema deriva da varie ipotesi, presupposti di ricerca che si occupano di questo concatenamento contestuale del pensiero giuridico confluente in posizioni interpretative dissociate dal contenuto delle norme fondamentali, fino allo svincolamento tra il paradigma scientifico di stetta razionalità e l’emancipazione della soggettività - secondo preteso dalla rilettura etica dell ‘io’ dall ‘altro’ sostenuta da Emmanuel Levinas. I risultati ottenuti sono: a) la necessita dell'adozione legislativa di clausola aperta riguardante l'ipotesi di impedimento e sospetto, soppressione degli elementi investigativi dell'azione criminale e sottrazione del potere investigativo giudiziario; b) proposta di ampia trasformazione procedimentale che garantisca la separazione delle fuinzioni giudiziarie e consenta il cambiamento democrático dei professionisti presenti nelle fasi d’indagine, istruttoria e decisionale; c) pressante il cambiamento culturale e l'effettiva adozione della dignità dell’ ‘altro’ criminalizzato come parâmetro dell’esistenza, valutativo, e esegetico dell’attuazione della giurisdizione nell'ambito delle scienze criminali.