Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: |
2017 |
Autor(a) principal: |
Kapelinski, Carison
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Orientador(a): |
Hammes, Érico João
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Banca de defesa: |
Não Informado pela instituição |
Tipo de documento: |
Dissertação
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Tipo de acesso: |
Acesso aberto |
Idioma: |
por |
Instituição de defesa: |
Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul
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Programa de Pós-Graduação: |
Programa de Pós-Graduação em Teologia
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Departamento: |
Escola de Humanidades
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País: |
Brasil
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Palavras-chave em Português: |
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Área do conhecimento CNPq: |
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Link de acesso: |
http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/7844
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Resumo: |
Con il titolo La Risurrezione e lo stato intermediario secondo Juan Luis Ruiz de La Peña: aspetti biblici, antropologici e scatologici, il lavoro si aggira sulla tematica della risurrezione e nel suo contesto principalmente nella visione cristiano cattolica. Questo è svolto fino dall’Antico Testamento, con citazioni proprie e la visione del tempo nel pensiero biblico. Il principale è che in tutta la Bibbia non abbiamo una visione dualista del corpo e dell’anima, tanto l’Antico come il nuovo Testamento presentano una visione unitaria dell’uomo. Nel senso antropologico della risurrezione, possiamo dire che l’essere umano è composto di corpo e anima, i due non si contraddicono o presentano un dualismo. Il corpo presenta come principali caratteristiche: l’essere mortale; l’essere-nel-tempo e l’essere nel mondo. L’anima presenta come principali caratteristiche: l’essere mondano che trascende il mondo; l’essere temporale che trascende il tempo e l’essere mortale che trascende la morte. Il corpo e l’anima presentano una unione sostanziale nella quale sono equilibrati e ugualmente importanti per la salvezza dell’umanità. Nella scatologia descriviamo che Gesù Cristo è la causa efficiente della nostra risurrezione e come membri del corpo di Cristo, risorgeremo con Lui. Lui è la causa e l’esempio della nostra risurrezione, poi risorse con il corpo e l’anima. Secondo la visione del nostro autore, Juan Luiz de La Peña, la risurrezione si verifica nell’ora della morte. Per Lui non esiste lo stato intermediario, una pausa di tempo fra la morte e la Parusia, dove aspetteremo la seconda venuta di Gesù Cristo. Questa tesi è difesa principalmente dall’unione sostanziale fra corpo e anima, non mi è possibile separare i due nell’ora della morte e della risurrezione. Questa è la tesi principale che respinge lo stato intermediario, esaurientemente sottolineato nella dissertazione. |