Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: |
2023 |
Autor(a) principal: |
Vilão, Carolini Dellavalle |
Orientador(a): |
Bartolomé Ruiz, Castor Mari Martín |
Banca de defesa: |
Não Informado pela instituição |
Tipo de documento: |
Dissertação
|
Tipo de acesso: |
Acesso aberto |
Idioma: |
por |
Instituição de defesa: |
Universidade do Vale do Rio dos Sinos
|
Programa de Pós-Graduação: |
Programa de Pós-Graduação em Filosofia
|
Departamento: |
Escola de Humanidades
|
País: |
Brasil
|
Palavras-chave em Português: |
|
Palavras-chave em Inglês: |
|
Área do conhecimento CNPq: |
|
Link de acesso: |
http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/12640
|
Resumo: |
Lo scopo di questa ricerca è chiarire come il concetto di nemico sia una narrazione costruita da chi è al potere per legittimare un intervento autoritario del governo contro i suoi cittadini. In considerazione di ciò, la domanda problema a cui si vuole rispondere è: in che misura la costruzione di una narrazione sul nemico è fondamentale perché la guerra civile sia un paradigma di governo? In conclusione, verrà confermata l'ipotesi sollevata, e cioè che nelle attuali democrazie la narrazione del nemico è cruciale per legittimare la guerra civile legale, che è un dispositivo biopolitico di controllo e che da essa lo Stato ha più forza, mentre i cittadini perdere i propri diritti. Nel primo capitolo si analizzano le conseguenze dell'inimicizia nell'ordinamento giuridico sulla base del pensiero di Gunther Jokobs e successivamente si analizzano le critiche mossegli da Raúl Zaffaroni. È importante capire in questo problema chi decide sul nemico e come viene riconosciuto nella società, questa analisi viene fatta attraverso lo studio del pensiero di Carl Schmitt. Nel secondo capitolo, basato sul pensiero di Giorgio Agamben, si studia come l'inimicizia legittima la guerra civile legale e rafforza l'ingresso di pratiche eccezionali nell'ordinamento giuridico. Infine, nell'ultimo capitolo, si chiarisce che lo stato di eccezione al suo apice crea spazi anomici come i campi, che si aggiornano in vario modo nella modernità. Inoltre, presentiamo uno studio della critica mossa da Achille Mbembe al concetto di inimicizia, affrontando come la guerra sia sempre avvenuta nelle colonie e come i grandi “nemici” siano attualmente individui che sono sempre stati emarginati nel corso della storia. |