Processos de territorialização de variedades dialetais do italiano como línguas de imigração no nordeste do Rio Grande do Sul

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2014
Autor(a) principal: Pinheiro, Luciana Santos
Orientador(a): Altenhofen, Cleo Vilson
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Tese
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Não Informado pela instituição
Programa de Pós-Graduação: Não Informado pela instituição
Departamento: Não Informado pela instituição
País: Não Informado pela instituição
Palavras-chave em Português:
Palavras-chave em Inglês:
Link de acesso: http://hdl.handle.net/10183/102203
Resumo: La presente ricerca contribuisce con studi di plurilinguismo e contatti linguistici, concentrandosi sulle relazioni tra lingua e spazio pluridimensionale. L’argomento riguarda i processi di territorializzazione dell'italiano come lingua d'immigrazione nella Regione di Colonizzazione Italiana nel Nordest del Rio Grande del Sud (RCI). Con base su di un corpus organizzato e pubblicato da Frosi & Mioranza (1975; 1983) e completato da dati provenienti da varie altre ricerche, si propone: 1) di mappare la diversità dialettale degli immigrati italiani che s’insediarono nella RCI, ricostruendo, in questo modo, lo stato del multilinguismo che probabilmente configurò la situazione originale della fase di bilinguismo italiano/portoghese e 2) descrivere, partendo dall'interpretazione delle mappe elaborate, i processi (a) di territorializzazione (zonazione [forza centrifuga di espansione] e di insularietà [forza centripeta, del raccoglimento]), (b) koineizzazione e (c) manutenzione o sostituzione delle varietà di dialetto nello spazio multilingue considerato. Tale scopo serve come base per una serie di studi futuri, perché getta luce sulla situazione linguistica delle ex colonie (Colonie madri, al. Mutterkolonien) da dove le lingue d’immigrazione italiana, soprattutto la koinè veneta sud-rio-grandense, si diffusero nelle nuove colonie (colonie figlie, al. Tochterkolonien) nel Nord e Nordovest del Rio Grande del Sud, nel Centro e Ovest di Santa Catarina, Sudovest del Paraná, così come in nuove zone del Centro-Ovest, o anche oltrepassando i confini verso Misiones (Argentina) e Paraguay. Allo stesso tempo, lo studio contribuisce a colmare delle lacune esistenti nei censimenti demografici brasiliani. Nonostante alcuni sforzi localizzati nei censimenti, essi non riescono ad identificare, quantificare e fare la distribuzione della diversità linguistica brasiliana, come riconosce il decreto n º 7.387, del 9 dicembre 2010, istituendo l'Inventario Nazionale della Diversità Linguistica. D'altra parte, la comprensione dei processi di occupazione dello spazio da popolazioni esogene e il ruolo svolto dalla lingua in questo processo rappresenta per la ricerca del plurilinguismo e dei contatti linguistici un contributo di grande rilevanza. Per l'analisi delle correlazioni tra lingua e spazio, abbiamo utilizzato come parametro di correlazioni le variabili indicate da Altenhofen (2014 in corso di stampa) considerate rilevanti nella descrizione delle territorialità e dei processi di territorializzazioni di lingue, di varietà e comunità di parlanti. Si includono tra le variabili osservate le correlazioni tra spazio e tempo, confini, origine socioculturale, età della località, la diversità etnica locale, il grado di isolamento e di urbanizzazione, vie di comunicazione e di migrazioni oltre le configurazioni geografiche di ordine fisico. Come sfide attinenti alla cartografia della variazione e la diversità linguistica si pone la necessità di elaborazione di mappe in serie, come suggerisce Thun (2010). Questa procedura permette un’ampia analisi dinamica delle relazioni sociali e linguistiche nello spazio multi-dimensionale e non più statica, come avveniva nella dialettologia tradizionale. I risultati indicano la rilevanza di queste correlazioni non solo nella mappatura delle zone di plurilinguismo, ma anche nella comprensione della dinamica dell'occupazione dello spazio.