As musas clássicas ao rés-do-chão: as epopeias de Homero e Virgílio em A Semana de Machado de Assis (1892 a 1897)

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2013
Autor(a) principal: Satin, Ionara [UNESP]
Orientador(a): Não Informado pela instituição
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Dissertação
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Universidade Estadual Paulista (Unesp)
Programa de Pós-Graduação: Não Informado pela instituição
Departamento: Não Informado pela instituição
País: Não Informado pela instituição
Palavras-chave em Português:
Link de acesso: http://hdl.handle.net/11449/94056
Resumo: La cronaca è un testo leggero, fluido e sintetico, si presenta in un modo naturale di essere, è scritta in un linguaggio che parla da vicino, con la “sensibilità di tutti i giorni”. Se comparata al romanzo, alla drammaturgia o alla poesia, la cronaca non offre paesaggi sublimi, carichi di aggettivi e di periodi cadenti, ma parla delle “cose piccole” e mostra una grandezza, la bellezza di qualcosa di una singolarità mai sospettata. (CANDIDO, 1992). Proprio perché si rifugia in un veicolo transitorio come il giornale, si occupa dello “spirito del tempo”, a causa delle sue caratteristiche formali, così come del contenuto, del rapporto che si stabilisce tra finzione e storia. Machado de Assis è un notevole rappresentante di questo genere: nelle sue cronache, racconta il quotidiano della città, attraverso un linguaggio intertestuale e segnato dalla oralità. Dialoga con altre culture e letterature, tra le quali la letteratura classica. Nei suoi scritti per il domenicale “A Semana” del quotidiano Gazeta de Notícias questo stile classico è molto ricorrente, in particolare la presenza di Omero e Virgilio. In questo senso, questo lavoro si propone di analizzare gli intertesti tessuti da Machado de Assis, con questi due autori e i riferimenti espliciti ai loro poemi epici. Tutto questo ‘intreccio di filati’ omerici e virgiliani e il suo aggiornamento nel contesto dell’epoca sarà pensato in relazione alla formazione di un nuovo ‘tessuto-testo’: la cronaca ‘machadiana’. Poiché si tratta di un dialogo stabilito in un testo il cui habitat è il giornale, si deve prendere in considerazione il rapporto di questi intertesti con gli eventi del momento in questione, e, naturalmente, con i lettori dell’epoca