A Filologia como constructo na Scienza Nuova de Giambattista Vico

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2021
Autor(a) principal: Leite Neto, Eduardo
Orientador(a): Não Informado pela instituição
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Dissertação
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Universidade Federal de Uberlândia
Brasil
Programa de Pós-graduação em Filosofia
Programa de Pós-Graduação: Não Informado pela instituição
Departamento: Não Informado pela instituição
País: Não Informado pela instituição
Palavras-chave em Português:
Link de acesso: https://repositorio.ufu.br/handle/123456789/32774
http://doi.org/10.14393/ufu.di.2021.403
Resumo: La discussione sulla filologia nella modernità ha datto fruti fruttuosi nel nucleo metologico all'intorno di tale disciplina. Tuttavia, la ricerca per la sua semantica siccome sua posizione nel mondo delle idee, hanno possiblitato gli pensatori ad andare al di là degli presupposti iniziati nell'antichità di una vocazione filologica del saggio che conduce il discorso e prende l'attenzione del popolo. Nella modernità l'ideale filologico sciocca con la ricerca delle origini non solo dell'uomo mentre essere sociabile, ma la sua biologica origine tracciata per la origine del mondo fisico e civile. Giambattista Vico (1668-1744) ha saputo molto bene guardare nel meccanismo filologico le interni dei costumi umani e le prospettive di formazione della linguaggio umana, così ha costruito un primato epistemologico alla filologia per considerarla come una Scientia che meritava rilevanza dei dotti moderni per cercare in lei attraverso del esercizio razionale della filosofia, gli modi di formazione ed costituzione dell'uomo come tale. Nostro obiettivo in questo lavoro è tracciato nella provazione di configurare ai presupposti di Vico nella filologia, un elemento che ci dimostrare l'importanza da questa disciplina immersa nel compendio filosofico del pensatore napoletano. In questo modo, troviamo nell'iscrizione costrutto del Dizionario filosofico di Abagnano, lo elemento che potrebbe darci la chiave circostanziale alla semantica filologica di Vico. Perciò indagheremo nelle principali opere in cui filosofo tratta la questione filologica, le risorse che può fomentare alla nostra indagine in cui filologia sia una struttura epistemologica che non chiusi (come sistema) attraverso delle azioni umani allungo della storia, dove facciano e rifacciano sui presupposti e sui relazioni con il reale. Pertanto ricercheremo nei problemi lavorati per filosofo in sui scritti una rete di contatti che convergono in questi presupposti filologici, come per esempio, la sua contrapposizione al metodo cartesiano nel De nostri temporis studiorum ratione, dove difendi la topica come predecessore della critica, una difesa categorica delle scienze umane (linguaggio, politica, poesia, storia). Anche noi indagheremo la relazione stabilita tra il filosofo nel suo principio metafisico denominato verum factum, che giudichiamo imprescindibile in questa investigazione, giustamente per riunire il elemento linguistico ed epistemologico alla prassi umana. Infine, lavoreremo com sua Scienza Nuova che fu la opera centrale dal filosofo napoletano, dove i problemi che ha combattuto il pensatore nelle opere precedenti configurano in questo libro e accentua la domanda filologica siccome la formazione della linguaggio umana, così come la mentalità dei primi popoli, come vedremo nella sua Discoverta del vero Omero, le intersezioni epistemologici lavorati per Vico.