Imagens no vazio: estudos da trilogia os nossos antepassados, de Italo Calvino
Ano de defesa: | 2013 |
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Autor(a) principal: | |
Orientador(a): | |
Banca de defesa: | |
Tipo de documento: | Tese |
Tipo de acesso: | Acesso aberto |
Idioma: | por |
Instituição de defesa: |
Universidade Federal de Minas Gerais
UFMG |
Programa de Pós-Graduação: |
Não Informado pela instituição
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Departamento: |
Não Informado pela instituição
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País: |
Não Informado pela instituição
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Palavras-chave em Português: | |
Link de acesso: | http://hdl.handle.net/1843/JSSS-9EGJPT |
Resumo: | Nello studio de I nostri antenati (1960) la trilogia di Italo Calvino che raccoglie Il visconte dimezzato (1951), Il barone rampante (1957), Il cavaliere inesistente (1959) l'immagine si collega a una concezione di teatralità, partendo dall'idea di visibilità propria dello scrittore. Alcuni frammenti della sua opera saggistica aprono possibilità di letturedella sua finzione nel genere fantastico, partendo dalla poetica del Neorealismo. Lo spettacolo scenico-musicale del gruppo Galpão Partido (1999) creato a partire dalla prima opera della trilogia, è un chiaro esempio della dimensione dell'immagine nellaletteratura di Calvino, più volte ricreata dal teatro, tra altre arti. L'idea dell'immagine artistica nel gioco di sguardi, in dialogo con alcune caratteristiche del teatro postdrammatico, punta verso la dimensione del soggetto dell'incosciente. Da queste idee, si disegna un legame de I nostri antenati con una lettura della concezione psicanalitica delsoggetto indicata dai concetti di reale, simbolico e immaginario. |