Estado de exceção permanente : a condição humana e a política no Ocidente entre a vida (nua) e o (bio)poder no pensamento de Giorgio Agamben

Detalhes bibliográficos
Ano de defesa: 2018
Autor(a) principal: Pontel, Evandro lattes
Orientador(a): Souza, Ricardo Timm de lattes
Banca de defesa: Não Informado pela instituição
Tipo de documento: Tese
Tipo de acesso: Acesso aberto
Idioma: por
Instituição de defesa: Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul
Programa de Pós-Graduação: Programa de Pós-Graduação em Filosofia
Departamento: Escola de Humanidades
País: Brasil
Palavras-chave em Português:
Área do conhecimento CNPq:
Link de acesso: http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/8105
Resumo: L’attuale ricerca ha l’obiettivo di analizzare la condizione politica in Occidente e la stretta relazione tra la vita nuda ed il bio potere nel pensiero di Giorgio Agamben. Il punto di partenza dello scritto s’incontra nella sua costruzione teorica che precede il progetto homo sacer, una proposta senza divisioni ed inquadrature o classificazioni tra estetica/arte e politica, che consente di cogliere la potenzialità del suo pensiero. Tale proposta filosofica fornisce una lettura critica della modernità e del modo in cui era strutturato il pensiero occidentale. In questo modo s’intende analizzare come la vita umana si colloca nella centralità della scena politica ed in quale forma avviene la sua cattura dentro la macchina governativa che opera in una relazione d’eccezione, rendendo la nuda vita usa e getta con la decisione sovrana. Tenendo conto della centralità del concetto di vita nel pensiero dell’autore, è possibile articolare un’ontologia di vita libera del vincolo ontologico che, focalizzato sull’argomento, ha strutturato l’ontologia e l’etica attraverso i secoli in Occidente. Dai concetti di inoperosità, uso e forma di vita, si propongono indizi indicativi di un’ontologia di vita in quanto potenza e possibilità. La sfida consiste nel pensare a nuovi usi e forme di vita di fronte alla biopolitica che definisce e determina la vita nei tempi attuali; il compito per eccellenza del pensiero e della filosofia che viene.